L'Ultimo Uomo Del Rinascimento: Leon Battista Alberti

Il nome "Leon Battista Alberti" non solo richiama gli ideali del Rinascimento, ma anche gli standard estetici dell'architettura moderna. Educato in varie discipline, dalle scienze alla lingua, questo talento italiano nato era davvero un uomo del Rinascimento con molti talenti. Ecco cinque cose che dovresti sapere su Leon Battista Alberti.

Santa Maria Novella | © Georges Jansoone / Wikipedia.

Alberti, un grande umanista, non si limitò a diventare uno dei più grandi architetti della storia, ma eccelleva anche come scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicista e archeologo - guadagnandosi il soprannome di "Universal Genius". Ma non era tutto lavoro e niente gioco. Sembra che fin da giovanissimo abbia padroneggiato la lingua latina e sia riuscito a ingannare gli esperti dell'epoca scrivendo una commedia autobiografica intitolata Philodoxeos fabula ('Lover of Glory') considerato un manufatto originale e attribuito a Lepido , nome che Alberti usava per firmarsi.

Tutor dei Dotti

Nato a Genova nel 1404 da una ricca famiglia di mercanti fiorentini esiliati dalla città per motivi politici, Alberti studiò tra Venezia, Padova e Bologna. Quindi prese i voti religiosi, a causa di problemi economici, e divenne un abbreviato apostolico. La corte papale gli permise di osservare da vicino gli scritti e le opere classiche, da cui iniziò i suoi più famosi trattati, De pictura , De statua e De re aedificatoria.

Esthete Manic

L'esecuzione ideale degli edifici si basa sul concetto di concinnitas - un regolatore di armonia tra la base antica e onnipresente in natura (un esempio famoso è la facciata di Santa Maria Novella a Firenze) . La parte inferiore mostrava una realizzazione del 14 ° secolo che Alberti doveva armonizzarsi con i nuovi quindici schemi. Il risultato è un'eterna collaborazione tra antico e moderno; materiali locali, il marmo di Carrara e alcuni ornamenti originali e naturalistici; tutto rigorosamente studiato secondo le proporzioni matematiche in modo che, anche oggi, rimaniamo ancora intimoriti di fronte a tanta maestosità, eleganza e creatività.

Leon Battista Alberti (18 febbraio 1404 - 20 aprile 1472). Creative Commons.

Architetto fantasma

Probabilmente a causa del suo carattere intellettuale, Alberti non aveva mai messo piede nei cantieri dei suoi progetti. Era sua abitudine, infatti, seguire il lavoro da remoto attraverso una precisa corrispondenza scambiata con il caporeparto scelto. Architetto fantasma? Sì, ma coerente, perché l'attività dell'architettura doveva essere puramente mentale.

The Winged Eye

Affascinato dall'alfabeto egiziano, Alberti disegnò il suo emblema personale e ne diede un significato, anche se non è del tutto chiaro oggi: l'occhio alato. La scelta dell'occhio non è casuale; infatti, è la parte più importante del corpo usata fin dall'antichità per rappresentare Dio, che può controllare e vedere tutto.